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    Orizzonti Onirici

"...Un mondo, generato dal sogno permanente di un essere intelligibile, frutto dello stesso scrittore… un mortale.
L'Essere continua a dormire ed in questa sua dormienza genera un sogno reale; grazie all'aiuto dello Scrittore, un genetista di una Realtà Metafisica, questo fragile sogno prende forma...
Un aspetto onirico che ha le connotazioni di un continente, di un piano, in cui ogni forma di vita, ogni suo abitante ha ricevuto il dono della manipolazione sulla realtà.
Un confine ben più sottile del legame vitale con il proprio spirito, una consapevolezza d'essere parte integrante di un altro contesto. Ma il confine tra sogno e realtà, è molto più sottile... quasi inesistente.
Un'arma è ben poca cosa quando il pensiero può uccidere, quando la propria arte diviene l'arma principale con la quale affondare la sua penetrante lama nei tessuti onirici della propria vittima... il lettore".


Lo Scrittore sta al di sopra dei sogni, conosce la loro forza e bellezza, della loro virtuale potenza e della loro reale nemesi.
Il sogno, una forma eterica che sovrasta la realtà, una forma plasmabile e colossale nella sua irrealtà, segno e simbolo di vanificazione di quel sofferto individualismo divino che tanto ricerca la perfezione.
Un gusto raffinato, incline a preziosismi propri della scrittura perfetta, risolventesi in delicatissimi arabeschi onirici e iperboliche strutturazioni.
Un gioco di sentimenti ed emozioni sublimate che porta ad una magniloquenza che si estrinseca in un esagerato monito dello scrittore, geloso delle sue minuzie e vanità.... di coreografiche azioni, di pudichi segreti.








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